Intervista a Pablo, art director di Gil Cagnè

Si è svolta lo scorso 4 Febbraio, la premiazione Eccellenze Italiane di Assotutela presso la Sala Isma del Senato della Repubblica a Roma. Il riconoscimento di Eccellenza Italiana 2018/2019 è ambitissimo fra intellettuali, sportivi, magistrati ed esponenti del mondo istituzionale. Fra i premiati, il Ministro della Difesa, Elisabetta Trenta e la Presidente della Provincia dell’Aquila (2004-2010) e membro del Senato della Repubblica Italiana, Stefania Pezzopane.

L’Eccellenza Italiana del make up è invece Pablo, Art Director ed erede di Gil Cagnè, considerato uno dei migliori truccatori al mondo. Nel 1996 incontra il suo grande Maestro Gil Cagnè da cui eredita la filosofia. È anche fondatore della Face Place make up Academy, punto di riferimento del make up italiano. Pablo è responsabile artistico della linea make up Gil Cagnè, nonché docente di trucco presso la facoltà di Cosmetologia (Università di Ferrara). Collabora con eventi di prestigio legati a moda e bellezza come Miss Mondo, Alta Roma, Miss Italia, London Fashion Week, Mode A Paris e New York Fashion Week, per citarne alcuni.

Ma non è tutto: la sua sapienza ed esperienza in fatto di trucco è messa a disposizione di donne meno fortunate (donne sfregiate o gravemente malate) a sostegno di numerosi progetti di solidarietà.

Con molta umiltà e gratitudine, Pablo ha così ringraziato per il prestigioso titolo assegnatogli:

“Vorrei esprimere la mia più sincera gratitudine al Presidente di Assoitalia Michel Emi Maritato per avermi invitato in uno dei luoghi più importanti della Storia sella Repubblica Italiana e per avermi insignito del Premio Assotutela 2018/19 come Eccellenza Italiana del make up nel Mondo, ne sono onorato. Ho sempre riflettuto sul fatto che il MAKE-UP venga associato solo alla vanità o al narcisismo… in 26 anni di duro lavoro ho sempre cercato su dedicare tutte le mie energie alla valorizzazione delle donne attraverso la comunicazione e la creazione di prodotti dedicati a tutte le donne del mondo, da quelle più fortunate come le attici o personaggi pubblici, a quelle comuni, a quelle più sfortunate come le donne malate di cancro o quelle sfregiate con l’acido.  Il mio più sentito ringraziamento va innanzitutto al mio Maestro di Vita e di Arte Gil Cagné, scomparso nel 2003, oggi rappresentato in ben 95 Peaesi del mondo dall’azienda del sig. Antonio Baldan e dal direttore scientifico dott Sandro Sansoni; estendo il ringraziamento ad Angela Cavicchi e a tutti gli impiegati, collaboratori, agenti e truccatori dello staff GC. Ringrazio inoltre tutti i docenti e studenti della Face Place Make-up academy, la mia segretaria Lorenza Federico, e tutti i giornalisti e partner con cui collaboro e sponsorizzano il nostro lavoro quali MMI, MU, una RpC, modelle e rotelle, GBD, LILT, Unicef, università di Ferrara fac di cosmetologia. Ed infine ringrazio la mia famiglia mia madre miss eleganza 1956 che mi ha insegnato il culto del bello, mio padre che mi ha indirizzato agli studi universitari, mia sorella prima modella e musa ispiratrice e non ultimo il mio coniuge Claudio Marfurt con cui condivido il lavoro e la mia vita e questo inaspettato Premio”.

Per l’occasione, ho avuto il piacere di fargli qualche domanda.

Da eccellenza italiana del make up, nonché Fondatore di un’accademia, qual è la cosa più importante da imparare se si vuole diventare dei grandi make up artist?

La cosa più importante è, anzitutto, la formazione. Teoria e pratica sono due aree che non possono essere slegate fra loro. Non si può essere solo un teorico o solo un pratico. Competenza ed esperienza sono due elementi fondamentali in questo nostro settore. È altresì importante avere un po’ di umiltà, che forse oggi manca; nonché essere sempre curiosi, non fermarsi mai, guardarsi sempre intorno e non essere sempre sicuri di sé al 100%. Caparbietà, passione e volontà sono essenziali. Alla nuova generazione direi di non perdere fiducia nei propri sogni.

In una recente intervista letta su Fashion News Magazine con il nostro Presidente, Barbara Molinario, hai introdotto un topic saliente, ovvero, quello dei pigmenti non conformi alle normative europee messi sul mercato da diverse aziende. Puoi raccontarci qualcosa di più?

I pigmenti riguardano la sfera del trucco permanente. Il pigmento è una parte del colore, diciamo “l’inchiostro”, che viene inoculato sotto pelle, dunque è ancora più pericoloso rispetto al make-up. Il make-up si applica sopra la pelle, mentre il trucco permanente va dentro la pelle. Purtroppo, in questo momento, a causa del mercato molto inflazionato, sia del trucco permanente che del Micro Bleeding, notiamo un certo attacco da parte di molte aziende straniere, soprattutto americane o asiatiche, che propongono pigmenti non accettati dalla Black List europea (mentre in America, questa risulta essere molto più ridotta). Abbiamo fatto analizzare dei campioni di alcune aziende ed abbiamo riscontrato che non rispettano quelli che sono i parametri europei. Ci sono stati dei casi specifici dove abbiamo rilevato delle sostanze che procurano il cancro alla pelle, quindi molto pericolose. In questo momento, ci stiamo unendo con altre Accademie di qualità ed aziende che producono pigmenti, cercando di spingere il Made in Italy. Nonostante possa sembrare più caro, questo è però un mercato che rispetta “le regole del gioco”. Questo, delle volte, può essere motivo di denigrazione sui social. Non è detto che il costo elevato di un prodotto non sia giustificato. Durante il prossimo Cosmoprof, ci incontreremo per discutere questa problematica e per cercare di creare un cartello per difenderci da questi attacchi che stanno invadendo sia i social che il mercato della dermo-pigmentazione, del trucco permanente e del Micro Bleeding.

Pensi, nel futuro, di allargare la gamma di prodotti bio?

È sempre difficile parlare di Bio al 100%. C’è sempre un passaggio di sinterizzazione in laboratorio, anche se talvolta questo ci da una sicurezza maggiore. Nella mia linea di make-up, che appartiene al gruppo Baldan, cerco sempre di ridurre le referenze: meglio poche, ma sicure al 100%. I nostri prodotti vengono controllati continuamente ed abbiamo un ufficio qualità con delle figure specializzate nel controllo delle sostanze e degli ingredienti. Tutti i nostri fornitori utilizzano materie prime certificate a livello europeo e già questo è una garanzia. Ovviamente, l’attenzione è rivolta verso l’ambiente. Abbiamo in progetto di lavorare sui packaging e sull’utilizzo della plastica. Vogliamo garantire prodotti che siano sicuri per la pelle, anche perché lavoriamo spesso con donne meno fortunate, come quelle malate di cancro o quelle sfregiate da violenze subite.

 

Ecco l’intervista integrale che ho realizzato per Fashion News Magazine.