A partire da Gennaio 2019, sarà Lisa Marzoli a portare nelle case degli italiani le news del mattino. Conosciamola un po’ meglio…
La ricordiamo tutti per la trasmissione “Cronache Animali”, uno spazio dedicato ai nostri amici a quattro zampe dei quali la conduttrice, Luisa Marzoli, è attiva sostenitrice, avendo dedicato tempo ed energie a favore della causa animalista.
Questo Gennaio, un cambio di rotta che la vede approdare al Tg2 del mattino, dopo aver affiancato Maurizio Costanzo per la conduzione del programma di attualità “S’è fatta notte”. Laureata in Scienze della Comunicazione, la Marzoli, è stata direttrice del bimestrale culturale “Quarto Potere”, conduttrice del talk show “Testa a testa”, inviata per la nota trasmissione Uno Mattina della Rai e collaboratrice per Il Tempo ed Il Resto del Carlino. Dal 2007 si è anche occupata delle rubriche “Economia e Lavoro” e “Costume e Società” del Tg3. Oggi è anche una mamma in corsa, che si giostra abilmente fra casa e carriera. Nell’augurarle il meglio per il prossimo capitolo della sua carriera, la conosciamo un po’ meglio tramite questa intervista.
Raccontaci l’emozione di entrare nelle case degli italiani alla conduzione di un telegiornale.
Sono molto felice di questo nuovo incarico della conduzione del Tg2 del mattino. Si tratta di uno spazio nuovo ideato dal Direttore Gennaro Sangiuliano che parte con il Tg2 delle 8.30 e prosegue durante la mattinata con un contenitore di attualità. So per esperienza che il tg della mattina è uno dei più guardati dalle persone che poi vanno al lavoro. Cercherò di portare con garbo nella case degli italiani le prime news della giornata.
Com’è stato affiancare Costanzo?
Affiancare un mostro sacro come Maurizio Costanzo è stato molto formativo per me. Sono onorata di essere stata scelta dall’inventore del talk show in Italia come sua co-conduttrice. Quando mi ha chiamata pensavo ad uno scherzo. Costanzo non aveva mai voluto condurre un programma in due, è stata la sua prima volta. Mi guardava in tv su Rai Due a cronache animali e ha deciso di chiamarmi a Rai Uno. È stata una dimostrazione di grande fiducia. La prima volta che siamo andati in onda, intorno la mezzanotte, abbiamo fatto 1 milione e 200 mila telespettatori! Eravamo increduli del risultato! Numeri incredibili per quell’ora. Detto questo, visto che questo mestiere si ruba con gli occhi, ho potuto imparare tanto di tecnica televisiva. Nelle interviste Costanzo resta imbattibile. La sua stima mi ha dato il coraggio di affrontare questa avventura del talk “S’èfatta notte” con grande energia.
Sei diventata da poco mamma. Raccontaci che tipo di mamma sei…
Molto apprensiva. Mi sono occupata di cronaca per dieci anni. Aver raccontato tante brutte storie mi ha lasciato sicuramente uno strascico pesante emotivo. Oggi sono un po’ sospettosa e per mia figlia ho paura di molte cose.
Più dura sul lavoro oppure a casa?
A casa il problema è il sonno: da 14 mesi non si dorme più molto, perché la bambina si sveglia spesso per via dei dentini. Visto che dal 21 Gennaio mi dovrò alzare alle 5 tutti i giorni per il tg delle 8, diciamo che in questi mesi mi sono allenata!
Cosa pensi della disparità di stipendio tra uomo e donna, se ne parla molto in questo periodo…
Il contratto giornalistico ci preserva da questa disparità e tutela la maternità. Detto questo, non posso dire che ci sia reale parità. Io stessa, dopo la gravidanza, ho dovuto combattere per recuperare quello che avevo perso durante la mia assenza ci sono molti pregiudizi sulle mamme lavoratrici. Io trovo che i carichi famigliari rendano le donne più mature ed efficienti, sono un master aggiuntivo alla riprova professionalità non il contrario.
C’è un argomento del quale ti piacerebbe trattare durante una tua conduzione? Un servizio che hai nel cassetto?
Vorrei, un giorno, fare un reportage sulle tante donne italiane costrette al momento dell’assunzione a firmare le dimissioni in bianco per poi essere licenziate al momento della maternità. La trovo una pratica vergognosa molto diffusa, sopratutto nel sud Italia. Un paese dove si penalizza la maternità non è un paese civile.
Esiste un argomento del quale non vorresti mai parlare durante la tua conduzione? E perché?
Spero di non dare mai notizia di una guerra in Europa.
Hai un amore particolare per gli animali, credi che il tuo lavoro possa essere stimolo per sensibilizzare l’opinione pubblica?
In passato ho messo a disposizione della causa animalista il mio tempo e la mia professionalità, per varie stagioni, con “Cronache animali” dove ho cercato di sensibilizzare la gente su questo tema. Mi sono dedicata tantissimo, ricevo ancora tante lettere di telespettatori che mi ringraziano per le inchieste che abbiamo fatto sui canili lagher e sul traffico illecito di cuccioli malati dall’est Europa; ma anche per le inchieste sugli animali usati come cavie nei laboratori e le campagne di adozioni. Ora, però, torno al primo amore, al telegiornale.
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