25 cose che (forse) non sapevi sulle designer più iconiche del mondo della moda

La moda per le donne, pensata dalle donne. 

La scorsa settimana su Radio Incontro Donna ho parlato delle coraggiose eroine del fashion, che con le loro creazioni non hanno solo fatto stile, ma anche vere e proprie rivoluzioni. Conquistare un posto di rilievo nel fashion world non è cosa semplice per una donna. Pensate a quanti stilisti iconici illuminano il firmamento della moda: quante donne possiamo contare con lo stesso “potere” di un Valentino, un Armani, un Dior o un Yves Saint Laurent?

Eppure, eccole: splendenti, creative, talvolta istrioniche, ma soprattutto tenaci. Conosciamo tutte sulle loro vite intricate, le loro carriere faticose e le loro creazioni desiderabili; quindi oggi volevo condividere con voi lettori qualche curiosità interessante, qualche chicca che magari vi era sfuggita o che vi fa piacere riportare alla memoria.

Sapevate che…

Coco Chanel:

Coco Chanel
  • Per essere “belle” si deve soffrire? Assolutamente No! Questa l’essenza di Chanel, una donna effettivamente sovversiva rispetto ai suoi temi. Contraria alle tendenze, la sua moda puntava ad eleganza, minimalismo e sobrietà. La sua moda voleva essere uno strumento di potere che potesse colpire l’ordine sociopolitico maschile: “Ho restituito la libertà alle donne, al loro corpo che sudava sotto i pizzi, i corsetti, i bustini e tutte le inutili imbottiture” (Chanel).
  • Chanel fu la prima donna a creare ed indossare un capo unisex, ovvero il pigiama bianco in seta. Lo scenario è quello della prima guerra mondiale e l’obiettivo di Chanel quello di creare un capo elegante per la notte. Perché? Coco voleva offrire alle donne un capo di classe qualora si fossero dovute precipitare per strada a causa delle campane di allarme che spesso suonavano la notte durante la guerra. 
  • La prima abbronzatura: Chanel fu anche la prima donna a pensare all’abbronzatura come uno strumento di bellezza, poiché prima di quel momento (parliamo dei primi anni ’20) secondo i canoni estetici, la pelle doveva essere candida e bianca. 
  • Secondo un’interessante teoria pubblicata nel 2011, Chanel sarebbe stata reclutata nel 1940 dall’Abwerh, un settore dell’intelligence tedesca ed avrebbe lavorato come spia con il nome in codice Westminister.

Vivienne Westwood:

Vivienne Westwood
  • Vivienne Westwood è stata di fatto l’artefice della moda punk. All’epoca aveva una relazione con Malcom McLaren, manager dei Sex Pistols, ed ha creato per loro quello stile unico, inconfondibile e ribelle, dettando il codice estetico di una gigantesca subcultura, ancora oggi presente. Quando la relazione fra i due finì, McLaren le fece perdere il suo contratto di collaborazione con la band, lasciandola senza un soldo a cucire a lume di candela ed a dover ricominciare tutto da capo. La ripicca di McLaren non ha sortito l’effetto sperato…
  • Arrestata per una t-shirt: Nel 1975 la Westwood fu processata per una maglietta raffigurante due cowboy nudi. L’accusa fu quella di indecenza pubblica.
  • Per ben due volte Vivienne Westwood ha visitato a Buckingham Palace. Nel 1992, quando è stata insignita della medaglia OBE dalla Regina e nel 2006, quando fu nominata dama dal Principe Carlo. In entrambe le occasioni ha dichiarato alla stampa di non indossare biancheria intima.

Stella McCartney:

Stella McCartney
  • “Nessun animale deve perdere la vita a causa della moda”. Stella McCartney è da sempre vegetariana e nelle sue collezioni non ha mai usato pelle o pellicce. È una tradizione di famiglia: i suoi genitori, Paul e Linda McCartney, hanno fondato l’associazione no profit Meat Free Monday (un invito a non consumare carne almeno un giorno a settimana, il lunedì, per attutire le conseguenze catastrofiche del consumo di carne sull’ambiente), che è tutt’ora un portale web dove è possibile trovare ricette, blog e svariate utili informazioni sull’ambiente. Ma non solo, Paul e Linda, sono sempre stati attivisti. Famose sono le loro campagne di protesta contro gli esperimenti sugli animali.
  • La borsa Falabella è il modello iconico lanciato dalla designer nel 2010. Prende il nome da un cavallo, animale preferito di Stella.
  • Stella McCartney è anche attiva in altri progetti come il Breast Cancer Awareness ed il White Ribbon (a sostegno della lotta alla violenza sulle donne)

Donatella Versace:

Donatella Versace
  • Fu Gianni Versace a consigliare alla sorella di tingere i capelli di biondo platino. All’epoca aveva ancora 11 anni. Quel particolare colore è lo stesso portato da Patty Pravo per la quale lo stilista aveva una vera e propria adorazione.
  • Alla parodia di Virginia Raffaele che ne ha fatto un’imitazione durante il festival di Sanremo, Donatella ha risposto: “Virginia, vieni a farmi da controfigura? Sono sempre piena di appuntamenti, potresti aiutarmi!”
  • Donatella Versace ha espresso un forte rigetto nei confronti della serie American Crime Story – L’assassinio di Gianni Versace.

Donna Karan:

Donna Karan
  • La designer newyorkese ha anche fondato Urban Zen, un brand che promuove il commercio solidale vendendo mobili fatti a mano ed oggetti d’arte. 
  • È impegnata nella filantropia, con una fondazione umanitaria che ha aiutato a ricostruire Haiti dopo il terremoto del 2010
  • Donna Karan ha abbandonato gli studi alla Parsons School of Art and Design, a favore di uno stage presso l’atlier di Annie Klein. In seguito è diventata l’assistente personale della designer, fino a prendere la direzione artistica del brand nel 1974. In seguito, riceverà dalla stessa Parsons la laurea honoris causa.
  • La stampa la ha attribuito il titolo di Queen of Seventh Avenue (la regina della settima strada)

Maria Grazia Chiuri:

Maria Grazia Chiuri
  • Si appassiona alla moda da piccolissima, quando la madre era proprietaria di un piccolo negozio di sartoria a Roma.
  • Ha partecipato alla realizzazione dell’iconica Baguette di Fendi, ideata insieme a Silvia Venturini Fendi
  • L’incontro con Pierpaolo Piccioli avvenne quasi per caso: la Chiuri andò a prenderlo alla stazione di Termini al posto di un amico, con tanto di cartello con sopra il suo nome per farsi riconoscere.
  • È la prima donna alla direzione della maison Dior.

Silvia Venturini Fendi:

Silvia Venturini
  • Il concetto di it bag è nato proprio grazie alla designer, con la sua Baguette che nel 1997 era la borsa più desiderata e popolare al mondo. Ad oggi esistono più di mille varianti della Baguette Fendi.
  • La designer lavora alla scrivania sempre con occhiali da sole: il suo ufficio, situato al sesto piano, è così luminoso da risultare accecante.
  • Alcuni outfit presenti sulla pellicola Il Diavolo Veste Prada sono stati disegnati ad hoc dalla designer.
  • Nel 2009 ha offerto uno stage formativo a Kanye West, prima che il famoso musicista fondasse il suo brand. Secondo voci di corridoio, la star occupava le sue mattine di lavoro fra caffè e fotocopie.Seguici sui social.